Rifugio S. Ferioli

Benvenuti a casa

Tra i servizi più importanti che il Club Alpino Italiano offre non solo ai propri Soci, ma a tutti coloro che frequentano la montagna e conducono escursioni, vi sono certamente i rifugi, i bivacchi e vari punti di appoggio e ricoveri, che in Italia costituiscono una vera e propria rete a sostegno di tutti, sia dell'alpinista esperto sia di chi, semplicemente, cerca serenità nell'ambiente montano.

Sono più di 700 i rifugi, i bivacchi, i punti di appoggio e i ricoveri presenti sulle montagne italiane. Ogni rifugio ha una sua storia. Molti sono entrati nella leggenda dell'alpinismo. Alcuni sono vere e proprie opere di alta ingegneria: realizzati in luoghi difficili con materiali sofisticati. Altri sono semplici costruzioni, essenziali, povere. Alcuni possono ospitare centinaia di persone, altri pochissime. Alcuni sono custoditi, altri non hanno alcun gestore. Tutti sono una casa, un posto sicuro, un luogo protetto.

Senza i rifugi andare in montagna sarebbe molto più faticoso, più rischioso, più impegnativo. Il rifugio è anche l'esempio più chiaro di un modo di pensare del Club Alpino Italiano: la montagna come luogo aperto a tutti. La sua bellezza e il suo fascino devono essere accessibili sia all'esperto alpinista sia alla famiglia in cerca di serenità nella natura. Per questo è importante la presenza di un rifugio dove l'ambiente non offre riparo. Per questo è importante rendere sicuri i sentieri di accesso.

 

Il Rifugio S. Ferioli

Dal 1983 la Sezione è proprietaria del rifugio “S.Ferioli”, situato presso il Colle Mud ad Alagna Valsesia. Il rifugio è gestito direttamente dai Soci della Sezione, ed è aperto nei fine settimana di luglio e settembre, e tutti i giorni nel mese di agosto; dispone di 24 posti letto. Nei periodi di chiusura è accessibile il locale invernale.

Il rifugio è inserito nel circuito internazionale della “Via Alpina”, un itinerario escursionistico che collega Trieste, sulla costa Adriatica, a Monaco e al Mediterraneo.

La storia del Rifugio

Sono passati più di trent’anni da quando, dopo vari sopralluoghi e mille incertezze, nell’autunno del 1979, due baite Walser sopra il comune di Alagna Valsesia vennero acquistate dalla Sezione del Club Alpino Italiano di Olgiate, per diventare il rifugio “S. Ferioli”.

I lavori iniziarono subito, non appena sciolta la neve, nell’estate successiva, e in un primo tempo sembrava di aver ceduto all’incoscienza, a causa dello stato di degrado dei fabbricati, che, vecchi di oltre duecento anni, avevano sicuramente conosciuto momenti migliori, dato che, fino a poco prima del nostro arrivo, erano stati adibiti a ricovero per il bestiame.

E così, di buona lena, ad ogni fine settimana utile, o per tutto il mese di agosto (classicamente dedicato alle ferie), una squadra di volenterosi si trasformava, dalle abituali occupazioni quotidiane, in carpentiere, spaccapietre, idraulico, elettricista, cuoco, e qualunque altra “specializzazione” richiedesse il momento. Ma, prima di tutto ciò, ognuno diventava uno “sherpa” d’alta quota, poiché qualunque materiale o attrezzo fosse necessario ai lavori, doveva essere portato “in loco” a spalla, dato che la conformazione della montagna e della valle non consentono ancora oggi la posa di una teleferica. Solo per i materiali oggettivamente “intrasportabili” arrivò, provvidenziale, la collaborazione della ditta Agusta, che tanti dipendenti annovera tra i nostri Soci, che mise a disposizione un elicottero.

Passano le estati, e, in un battibaleno, ci troviamo al fatidico giorno dell’inaugurazione, il 17 luglio 1983. Il cuore di ognuno trepida, pensando agli sforzi di tutti quelli che hanno collaborato per rendere possibile questo risultato; quelli che ci sono, e quelli che, nel frattempo, sono “andati avanti”, ma che, in questo momento così solenne, sappiamo essere qui con noi…

Con l’apertura ufficiale cambiano le problematiche da risolvere, perché, accanto ai “manutentori” storici, si affiancano le squadre dei “gestori”; infatti, l’ospitalità al rifugio Ferioli è, da sempre, garantita da turni di Soci che si trasformano, come d’incanto, in cuochi provetti e camerieri. Questa organizzazione ci ha permesso, per molti anni, di vantare il titolo di “miglior rifugio della Valsesia” (dopo ci hanno escluso dalla “competizione” perché vincevamo sempre noi…!!).

La popolarità del rifugio, l’alto passaggio di gitanti, soprattutto domenicali, attratti dalla buona cucina, e l’esigenza di adeguarsi alle normative vigenti, impongono ancora uno sforzo: viene deciso l’acquisto di una terza baita, adiacente alle precedenti, per migliorare la qualità dell’offerta. E così si ricomincia da capo…

Infatti, come in tutte le case, sono continuati i lavori per la manutenzione, l’abbellimento, e l’adeguamento alle regole sempre più stringenti per la gestione del rifugio, utilizzando quasi sempre, salvo esigenze specifiche, l’opera gratuita dei volontari, senza interferire con il lavoro altrettanto gratuito dei gestori (il “Ferioli” è uno dei pochi rifugi completamente in autogestione da parte dei Soci). E ora guardiamo ai preparativi per la trentacinquesima candelina…

Itinerario da Alagna

Dalla frazione Pedemonte (Museo Walser), si prosegue lungo la strada che costeggia il torrente Mud fino a raggiungere un ponticello di legno; lo si attraversa e si segue il sentiero sulla destra che costeggia il torrente. Seguendo il sentiero si incontrano le rovine dii casolari (1627 m). Proseguendo si giunge all’Alpe Mud di qua (1887 m), quindi all'Alpe Venghi (2042 m).

Superato questo alpeggio, il sentiero si snoda in mezzo ad una pietraia. Dopo un breve tratto si incontra un bivio: seguendo il sentiero di sinistra si arriva ai casolari di d’Oubru Alpu (Rifugio Ferioli, 2264 m), mentre seguendo il sentiero di destra si raggiunge il corno Mud.

Itinerario da Rima San Giuseppe

Da Rima S. Giuseppe, si seguono le indicazioni G.t.a. Imboccato il sentiero, si attraversa il ponte sul torrente Sermenza e si piega verso destra. Poco più avanti, si prende il sentiero di sinistra che si addentra nel bosco. Ad un bivio, seguendo il sentiero sulla destra, si prosegue verso il rifugio. Al limitare del bosco si incontra la prima Alpe (1819 m), al riparo della Valmontasca.

Si prosegue seguendo il sentiero che sale verso il colle Mud attraversando i pascoli, arrivando all'Alpe Vorco (2075 m). Da questo alpeggio si segue il sentiero che porta al colle Mud, tra la parete Nord del Monte Tagliaferro a sinistra e il Corno Mud a destra. Arrivati al colle si vede poco più in basso il rifugio, raggiungibile seguendo il comodo sentiero in discesa.

L’arrivo in un rifugio di alta montagna è una delle più dolci emozioni della vita alpina; la vista delle esili pareti, in mezzo alla durezza delle rupi, ispira un senso infinito di sicurezza e di pace; si acqueta l’ansia della salita, ed è sospesa l’inquietudine per il giorno a venire; il nostro cuore si apre alla tenerezza come quando, dopo un lungo viaggio, poniamo piede sulla soglia sicura della nostra casa, e l’animo si colma di gratitudine per chi ha costruito il rifugio”. [Guido Rey]

Dove è?

Situato presso il Colle Mud _ 2264mt. Alagna Valsesia

E' raggiungibile da:
- Alagna Valsesia (mt. 1190) percorrendo i sentieri 208 e 208a in ore 2,30 circa
- Rima S. Giuseppe (mt. 1411) h 2,30 col sentiero 296 fino al colle Mud, poi sentiero 208.

APERTURA
dal 24 Giugno al 3 Settembre 2023
Tutti i weekend di Settembre 2023

Prenotazione pernottamento

Si accettano prenotazioni di pernottamento presso il Rifugio S. Ferioli solo scrivendo una mail a caiolgiate@yahoo.it

Prenotazione pernottamento

Data Check In :

Data Check Out :

Selezionare il numero di persone :

Presto consenso al trattamento dati personali ai sensi art.13 d.Lgs. del 30/06/2003 n.196